Questa vicenda si è svolta qualche di tempo fa, ho ripensato con amarezza a questa cosa quando su digitalia si è detto quanto sia affascinante vedere i giovani studenti che si organizzano e coordinano tramite internet. Studio alla facoltà di Ingegneria Informatica, dove ci si aspetterebbe come minimo una buona infrastruttura informatica, fatta di annunci su portali e discussioni tematiche sul mondo dell'IT. Invece noi non abbiamo niente di tutto questo, ovvero, il portale c'è ma non possiamo commentare le notizie e non abbiamo uno straccio di forum.

Per me è alquanto paradossale non avere un forum ufficialmente riconosciuto e gestito dalla facoltà dove discutere sul corso e sull'informatica in genere. Nelle altre facoltà non è così, i miei amici hanno un lido dove poter parlare dei loro studi con altri colleghi...

Ci sono dei forum creati da studenti, poco frequentati, che però rappresentano dei forum ufficiosi per la facoltà. Vengono più visitati per essere razziati dai file che per scrivere qualcosa. Ma dopo tutto l'affluenza è poca ma costante, qualcuno chiede una informazione e capita che gli si risponda.

Ad ogni modo ho pensato di prendere a cuore la questione e farmi avanti per chiedere di avere uno straccio di forum. Sarebbe bello poter discutere con i colleghi del corso, parlare e lamentarsi dei professori e sopratutto avere un unico punto di rifermento per tutti sul web.

Vado in segreteria e provo a citofonare, mi rispondono e mi passano il tecnico/responsabile che gestisce il portale delle notizie. Gli chiedo se è possibile aprire un forum ufficiale per Ingegneria Informatica, e di cosa è necessario fare per averlo. Mi viene risposto che l'idea non è male ma devo avere il consenso da parte degli altri studenti, servono delle adesioni di gente che è d'accordo con la mia idea. Niente di più facile!

Armato di buona volontà torno a casa ed apro il word processor, realizzo dei moduli per raccogliere le adesioni e mando tutto in stampa. Nel mentre scrivo cosa sto facendo sul forum ufficioso della facoltà. Ricevo delle risposte dai colleghi favorevoli alla cosa, discutiamo anche del lato tecnico riguardo le piattaforme da utilizzare.

L'impatto con la gente è stato curioso, non mi ero mai trovato davanti a tante persone che ti prestano attenzione. Mi presento con nome e cognome, cerco di spiegare le mie intenzioni e distribuisco i fogli per aderire. Osservo le loro facce e cerco di non incartarmi nel parlare.

Durante la raccolta partecipo ad una cosa che vale la pena raccontare. Mi presento prima dello svolgimento di un esame, e chiedo al professore se posso parlare un secondo con i colleghi e farli firmare. Mi da il suo benestare ma dicendomi che i messaggi nel forum devono essere nominativi, gli studenti per poter partecipare devono scrivere nome e cognome nei propri messaggi. La cosa non mi va per niente a genio e liquido il professore dicendo che questi sono dettagli e si penserà dopo in merito. La cosa scaturisce dal fatto che questo professore ha subito delle critiche pesanti nel forum ufficioso, e penso che non voglia che si ripeta più una cosa del genere costringendo a mettere nomi e cognomi.

Le adesioni aumentano ed arrivano ad un numero considerevole, mi presento al dipartimento per la consegna delle carte e riferisco al tecnico quanto mi è stato detto dal professore. I miei dubbi vengono presto fugati.

Adesso la prossima cosa da fare è nominare dei collaborati, gente che mi aiuti a moderare il forum. Chiedo su internet chi si vuole proporre, ma visto la scarsità di volontari mi organizzo con i miei compari.

Detto fatto si passa alle questioni burocratiche, ci viene chiesto di firmare ed accettare alcune regole della facoltà. Mi faccio pervenire via mail una copia di questo documento da firmare per poterne discutere con i collaboratori. Notiamo che c'è una clausola particolare:

I moderatori vengono nominati dal direttore del DINFO - Dipartimento di Ingegneria Informatica, il quale può in qualsiasi momento revocare l'incarico. I moderatori si impegnano a rispettare le finalità del forum e le regole del GARR, assumendosi per intero la responsabilità di violazioni da parte dei frequentatori del forum.

A leggere quelle righe rimango un attimo basito, scrivo sul forum ufficioso e parlo della cosa con i futuri collaboratori. Questa cosa non ci va giù, non è possibile assumersi la piena responsabilità degli studenti, è impensabile doversi fare carico degli eventuali messaggi che potrebbero essere poco lodevoli per i professori e la facoltà. Non mi perdo d'animo e cerco su internet informazioni e decreti legge a riguardo. Trovo il decreto legislativo n.70 del 9 aprile 2003, articolo 17 comma 3 dove viene detto chiaramente che in una possibile realtà come la nostra, non è possibile attribuirci alcuna responsabilità in merito ai messaggi scritti da altri. Noi moderatori siamo arbitri riguardo le discussioni e non possiamo prenderci la responsabilità di quanto scritto da ogni singolo utente.

Faccio notare la cosa al tecnico e ci promette che farà sapere la cosa i piani alti. Dopo qualche giorno ricevo la risposta; niente da fare, il regolamento dell'università dice altro, se vogliamo lo spazio web dobbiamo sottostare alle loro condizioni a prescindere quanto dice la legge. Sostanzialmente non concedono lo spazio web ai singoli studenti a meno che non sia una associazione studentesca a farlo o direttamente il dipartimento.

Ovviamente faccio presente della cosa ai miei colleghi sul forum ufficioso senza riceve alcuna risposta, decido di non sottostare a questa regola e di concludere la cosa con un bel niente. Rimane molta amarezza per la cosa, il regolamento che trovo assurdo, le adesioni raccolte per niente e quel topic sul forum ufficioso ancora senza risposta.