Model M e Trackball, l'accoppiata vincente

Quando i miei polsi iniziarono a far male, realizzai che era il momento di rivisitare la mia postura e di controllare l’accoppiata mouse/tastiera. Dopo essermi documentato sulla posizione della sedia e delle braccia davanti al computer, mi sono ritrovato su una pagina che spiegava i difetti del mouse come periferica. Tra questi spiccava lo sforzo e la coordinazione richiesti per il movimento del cursore, è necessario l’uso di gran parte dei tendini del braccio e questo unito alla cattiva postura ed un uso intensivo porta a dolori.

Trovato un capo d’accusa al mio mouse provvedo a documentarmi sulle alternative, scoprendo la varietà di questo settore. Esistono periferiche di ogni tipo e per ogni compito: manopole adatte a chi lavora nel campo 3D, penne per chi disegna, touchpad, stick stravaganti ed infine trackball. Vidi che queste ultime potevano fare al caso mio.

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Familiarità con EMACS

Più volte ho avviato EMACS senza volerlo in passato, a causa della associazione di alcuni file di testo nella mia Linux Box. Si presentava con la sua interfaccia cupa e poco amichevole, niente a che vedere con le normali grafiche dei più comuni text editor. Questo programma è nato negli anni 70, mentre alla radio davano i primi successi dei Queen e i computer erano costosissime macchinette per pochi eletti.

EMACS è diviso in due parti, il cuore scritto in C e l'interprete in linguaggio LIPS. In LIPS è costruito tutto il resto del programma, questa è la chiave della sua versatilità. È completamente votato alla completa personalizzazione in ogni suo aspetto; tutto è in funzione di comandi attivabili con la tastiera, ma non tramite shortcut a cui possiamo essere abituati, come CTRL+S, EMACS ha una sua dialettica e un suo modo di impartire ordini. Per salvare un file dovete, ad esempio, premte CTRL+X e dopo CTRL+S. Vi pare inutilmente complicato? Può darsi, ma dopo ci si fa abitudine e potreste anche personalizzare quel comando.

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Uno che si chiama Django

Esistono vari metodi per scrivere un sito web dinamico in Python; si va dal classico script CGI all'etensione mod_python per Apache, passando per svariati framework, numerosi ambienti che seguono filosofie differenti tra loro. Uno di questi è Django, sistema che usa il paradigma MVT con idee come quella del DRY.

Questo concetto MVT mi sembrò ridondante a primo impatto; per una persona abituata a scrivere da zero codice PHP e HTML, salvarlo in un unico file e poi vederlo immediatamente eseguito dal web server, tutta questa separazione sembrava una dispersione di tempo e lavoro.

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Problemi dei testi didattici

Nei corsi girano per anni, nelle mani degli studenti, testi semplicemente scritti male, che non riportano le soluzioni agli esercizi oppure hanno risultati errati o fuori posto...I professori leggono i libri che consigliano agli alunni? Non hanno dubbi quando vengono sapere che le soluzioni agli esercizi sono errati? Non dubitano sulla qualità del testo? Che problemi hanno questi testi?

Prima di tutto sono scritti malissimo, e non è la mia limitata capacità mentale a causarmi disagi ma il testo redatto malissimo. Quando ho il testo di fronte la prima cosa che cerco di fare è spezzettare i vari paragrafi, usare le sottolineature per evidenziare i concetti più importanti, dividere ed aggiungere titoli secondari al testo. Tutto questo lavoro, questo metodo di affrontare il testo, è atto a catalizzare e organizzare quella massa informa (ed apparentemente senza fine) di caratteri che mi si presenta di fronte. Più il testo è complesso ed articolato, più è richiesto il mio lavoro di intervento. Il migliori testi sono quelli che richiedono al minimo il mio intervento.

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import antigravity

Ho deciso di imparare Python non perché volessi volare ma per la voglia di conoscere un linguaggio interpretato, qualcosa di nuovo che non fosse la solita roba c-like. Ho visto questo linguaggio come supporto a molti altri programmi come Inkscape e Blender che mi hanno fatto intuire che sarebbe tornato sempre utile. Durante lo studio del linguaggio mi sono accorto di quanto fosse davvero interessante, possiede alcune peculiarità che ho trovato formidabili e a volte inusuali.

La prima cosa che salta subito all'occhio è l'indentazione; il linguaggio impone uno stile rigido che ha lo scopo di aumentare la leggibilità di quello che scrivi. In questo modo non c'è bisogno di marcatori come parentesi graffe o parole chiavi per delimitare gli scope. Solitamente ogni statement si conclude con un ritorno a capo, in casi eccezionali possiamo usare il punto e virgola ma possiamo farne sempre a meno.

I nomi delle variabili vengono collegate tramite riferimenti ai dati veri e propri, quindi il vecchio concetto che avevo di variabile come scatola per contenere le mie cose qui viene a mancare. Questa scelta comporta che la semplice copia tra variabili sia di fatto la copia del riferimento, con la conseguenza che le semplice copie per assegnazioni non sono così banali come ero stato sempre abituato. Tutto questo comporta una visibilità delle variabili all'interno degli scope che mi ha basito a primo impatto.

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Un forum per la facoltà morto sul nascere

Questa vicenda si è svolta qualche di tempo fa, ho ripensato con amarezza a questa cosa quando su digitalia si è detto quanto sia affascinante vedere i giovani studenti che si organizzano e coordinano tramite internet. Studio alla facoltà di Ingegneria Informatica, dove ci si aspetterebbe come minimo una buona infrastruttura informatica, fatta di annunci su portali e discussioni tematiche sul mondo dell'IT. Invece noi non abbiamo niente di tutto questo, ovvero, il portale c'è ma non possiamo commentare le notizie e non abbiamo uno straccio di forum.

Per me è alquanto paradossale non avere un forum ufficialmente riconosciuto e gestito dalla facoltà dove discutere sul corso e sull'informatica in genere. Nelle altre facoltà non è così, i miei amici hanno un lido dove poter parlare dei loro studi con altri colleghi...

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Apprendere un linguaggio di programmazione

Questo è il mio raccoglitore di guide e tutorial su tutto quello che riguarda lo sviluppo web. È iniziato tutto con una breve trattazione sul PHP e col tempo ha queste dimensioni che vedete per via dei nuovi articoli che aggiungevo.

Ricordo che passavo il tempo al computer nel rastrellare la rete, ricopiare i testi più interessanti su un word processor, aggiungere il numero di pagine e fare una sorta di indice. Ho raccolto i tutorial in varie categorie e piazzato le linguette che potete vedere nella foto. Quella risma di carta si potrebbe adesso benissimo sostituire con alcuni libri specifici...

I tutorial sono immediati, soddisfano la sete di sapere con un rapida ricerca su internet. Può trovare materiale recentissimo, a costo zero e pronto alla lettura su schermo. Sei subito dopo pronto per esercitare e provare le tue conoscenze, imparare attraverso questa tecnica del trial-and-error che ti fa risparmiare tempo e denaro. Quindi sembra lecito domandarsi; perché comprare libri? non sono quasi sempre già vecchi alla stampa e molto costosi?

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Il servizio di assistenza tecnica secondo me

A due passi da casa mia ha aperto un nuovo centro di assistenza per la vendita e riparazione di computer. Penso che sia destinato ad arrancare faticosamente oppure nel peggiore dei casi a fallire come quelli che hanno aperto nella mia zona ed in quella vicino la scuola che frequentavo. Non gli auguro tali disgrazie ma andando in giro per la città con mio cugino che fa questo lavoro di assistenza e frequentando l'ambiente ho maturato delle mie idee che adesso cercherà di illustrare.

Quando ci si cimenta in questo genere di lavoro, l'assistenza dei computer, solitamente si inizia col formattare il computer degli amici, fare qualche scansione col programmino trovato su PC Magazine. Spesso non si ci rende conto si avere per le mani una certa responsabilità, chi ci commissiona il lavoro solitamente del computer non ha idea di come funzioni e sopratutto non sa come lo ha riempito.

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